Per far sprigionare alla tazzina di caffè un profumo davvero unico è preferibile utilizzare un caffè in grani e macinarlo a mano.
Già solo queste due accortezze renderanno la pausa caffè ineguagliabile. Per trovare il vostro chicco preferito è ormai indispensabile rivolgersi a negozi specializzati, torrefazioni oppure internet. Sull’etichetta della confezione devono, o dovrebbero, essere riportate le informazioni più importanti: la provenienza geografica (Sud America, Africa, Asia), la tipologia o cultivar, tipo di tostatura (chiara o scura) e la data di tostatura. Tutti questi dati dicono molto sulle caratteristiche organolettiche: gusto, colore, profumo e consistenza del caffè che si sta per bere.
Il mercato di oggi è quasi interamente occupato da cialde e capsule monouso, che di sicuro hanno il grande vantaggio di accorciare i tempi di preparazione. Scegliere i chicchi, macinarli e preparare una moka con tutti i segreti del caso regala però un momento davvero unico. Così come unico è l’aroma del caffè più caro al mondo: l’indonesiano Kopi Luwak.
La sua particolarità è che viene prodotto dalle bacche ingerite, parzialmente digerite e defecate, dallo zibetto della palma comune (detto anche rattoscimmia). Il nome deriva dall'indonesiano kopi, che significa caffè, e luwak, nome locale del mammifero.
La produzione del Kopi Luwak avviene nell'isola di Sumatra, nell'arcipelago indonesiano. Il prezzo al dettaglio è di circa €500 euro al kg e la tazzina viene di solito venduta a oltre € 20.